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Roma (RM) – Arrestati falsi poliziotti

4 Gennaio 2016

Non poteva credere ai suoi occhi il turista italiano che, durante la registrazione di un video ricordo delle sue vacanze romane dalla terrazza di Trinità dei Monti, ha immortalato anche dei finti poliziotti in azione. Due uomini, fingendosi appartenenti alle Forze dell’Ordine, avevano avvicinato una cittadina argentina e stavano per attuare l’ormai ben noto tranello: sfilare denaro alla vittima simulando un controllo di documenti. L’autore del video – continuando a filmare – ha segnalato quanto stava accadendo al Numero Unico di Emergenza “112”: in breve tempo, una pattuglia di Carabinieri Motociclisti del Nucleo Radiomobile di Roma è arrivata sul posto, ma i truffatori si erano già allontanati frettolosamente – uno a piedi, l’altro in auto – dopo aver notato il turista “impiccione” che li stava riprendendo. La Centrale Operativa del Comando Provinciale di Roma ha diffuso la segnalazione anche alle altre pattuglie di Carabinieri che si trovavano in zona e in breve tempo il truffatore appiedato è stato individuato e bloccato. Si tratta di un cittadino pakistano di 28 anni con precedenti che si era nascosto nel bagno di un vicino bar. L’auto con a bordo il suo complice – un connazionale di 31 anni, anche lui con precedenti – è stata fermata nei pressi di Villa Borghese da altre pattuglie di Carabinieri. Durante le perquisizioni scattate nella camera d’albergo che i delinquenti condividevano, i militari hanno rinvenuto elementi che li hanno inchiodati ad un precedente furto messo in atto poche ore prima ai danni di una turista brasiliana, nei pressi di Castel Sant’Angelo con un bottino di 1.100 euro. Nella loro camera, i Carabinieri hanno rinvenuto un tablet nella cui galleria fotografica sono state scoperte foto di uno di loro mentre indossava un jacket e berretto con la scritta “Police”. Considerato il materiale sequestrato, i Carabinieri stanno approfondendo gli accertamenti sul conto degli arrestati per verificare loro eventuali responsabilità in ordine ad analoghi furti compiuti in altre città italiane o all’estero. I cittadini pakistani si trovano ora nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.