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Roma (RM) – Due arresti per rapina aggravata ai danni di un minore

11 Gennaio 2016

Il tempestivo intervento di un
ufficiale superiore dei Carabinieri, libero dal servizio, e la decisione di
trasportarlo subito in ospedale con una gazzella del Nucleo Radiomobile hanno
salvato la vita ad un ragazzo tunisino di 16 anni, ferito gravemente da due
cittadini moldavi per rapinarlo di un telefono cellulare, di poche decine di
euro e della bicicletta che usava per andare a lavorare. La scorsa notte, in via delle
Ciliegie, il giovane è stato avvicinato dai due malviventi, di 38 e 39 anni,
che, con inaudita violenza e sotto la minaccia di un coltello, lo hanno costretto
a consegnargli tutti gli oggetti di valore in suo possesso, compresa la bici su
cui stava rientrando a casa. Il 16enne – istintivamente – ha
reagito al sopruso ed è stato subito colpito al collo e al corpo dai fendenti
del moldavo di 39 anni che impugnava il coltello. Subito dopo, i due rapinatori sono
scappati a piedi, ma adocchiando subito nei pressi del fatto, un’auto
condotta da un ventenne romano, che stava rincasando. I due, pensando di rapinare
l’auto per darsi alla fuga, si sono avvicinati all’abitacolo ma il
ragazzo alla guida, dopo essersi barricato nel veicolo, non ha esitato a
contattare al telefono il padre, ufficiale dei Carabinieri in servizio al
Nucleo Radiomobile di Roma , che in quel momento, libero dal servizio, era in
casa e si è immediatamente precipitato in strada dando l’allarme alla centrale
operativa dell’Arma. Sul posto sono intervenute alcune
pattuglie di Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e della Compagnia Roma
Casilina che hanno cinturato l’intera area per bloccare i rapinatori. Uno dei due malviventi, nascostosi proprio nel giardino di pertinenza dell’abitazione dell’Ufficiale
intervenuto, è stato subito catturato, nascosto sotto un tavolo con in pugno
ancora il coltello sporco di sangue. Il secondo è stato trovato poco distante,
mentre cercava di scappare. Con grande prontezza di spirito,
viste le condizioni gravi del giovane tunisino, ormai quasi privo di conoscenza
per le gravi lesioni da taglio prodottegli dai rapinatori e la vasta emorragia
in corso, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno deciso,
provvidenzialmente di portalo con l’autoradio di servizio in ospedale, senza
attendere l’arrivo dell’ambulanza. Tale decisione, secondo quanto
constatato dai medici del pronto soccorso dell’Ospedale “Vannini”, ha di fatto
salvato la vita alla vittima, considerato che la ferita alla gola, aveva
lesionato una zona vitale, adiacente la regione giugulare, che
necessitava di un immediato intervento in codice rosso per evitare il suo decesso. Il giovane è stato operato
dall’Equipe di Chirurgia d’urgenza dell’Ospedale “Vannini”; ricoverato in gravi
condizioni, ora non più in pericolo di vita . I malviventi moldavi sono stati
arrestati con l’accusa di rapina aggravata in concorso. Il 39enne in
particolare dovrà rispondere anche dell’accusa di tentato omicidio aggravato.
Entrambi si trovano nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.