Feste e Sagre
La festa ha una tradizione che si tramanda da secoli.
Vi è l’offerta delle stanghe (tronchi di faggio tagliati nel bosco dai componenti della Confraternita “fratelli di Sant’Antonio”) che vengono portate in processione, trainate da buoi bardati a festa come offerta al Santo protettore degli animali.
Degustazione della polenta bianca con salsiccia e zampetti di maiale.
Il Carnevale Postarolo, nato per iniziativa di un gruppo di amici, ha superato la 20esima edizione.
Ormai è una realtà che, consolidatasi nel tempo, richiama ogni anno un’enorme folla da Roma e da tutta la Provincia di Rieti
La statua della Vergine viene vestita a festa con un mantello preparato per l’occasione dalle consorelle e adornata con ori, che i fedeli hanno donato per grazia ricevuta.
È un appuntamento che richiama una grande moltitudine di gente ed i piatti, a base del prodotto tipico locale, riscuotono ogni anno un grande successo.
5 Agosto Santa Maria della Neve
La festa è denominata “Santa Maria della neve ed il Toro Ossequioso” per mettere in risalto la prerogativa pagano religiosa della festa. La celebrazione religiosa si intreccia ai riti pagani di origine pre-romanica e rappresenta un evento di particolare attrazione nel panorama delle tradizioni popolari del centro Italia.
Tre momenti diversi caratterizzano la festa: la realizzazione del Manocchio (un enorme covone di grano); la tracciatura del Solco a partire dalla Biffa (palo di faggio di 20 metri impiantato all’alba sulla cima del Monte Boragine) fino al paese in direzione dell’ingresso della chiesa di Santa Maria della Neve; celebrazione della Santa messa a cui segue la processione con la statua della Madonna, il manocchio ed il toro. Infatti il clou dell’avvenimento è il triplice inginocchiamento del toro, bardato a festa, davanti alla statua della Vergine sul sagrato della chiesa.
Al rientro nella chiesa di San Vito della processione vi è la benedizione e vendita del pane preparato dalle donne del paese.
14-15 Agosto San Pietro e Sant’Antonio
La festa di Laculo cambia ogni anno. La tradizione vuole che a rotazione la festa sia dedicata ad un santo diverso: San Pietro, Sant’antonio, Sant’Emiddio, la Santa Vergine Maria. Il 2010 è dedicato alla Madonna.
La cerimonia religiosa si svolge durante la mattinata quando vengono portate in processione tutte e quattro le statue dei Santi.
Il pomeriggio e la sera sono dedicati ai giochi popolari, al complesso musicale ed al ballo della pupazza, che richiama l’attenzione dei villeggianti
Banda musicale accompagna la corona che viene deposta al cimitero.
Dopo la Santa Messa può iniziare la processione per le vie del paese con le 4 statue dei santi: San Rocco, Sant’Antonio, Madonna del Carmine e la Madonna del buon consiglio.
Finita la cerimonia ecco che arriva il momento della caratteristica asta per la statua di San Rocco e per il Manocchio.
Agosto Santa Maria Assunta e Sant’Emidio
manifestazioni si susseguono nell’arco di una settimana. A chiusura dei festeggiamenti, gli ultimi due giorni sono dedicati alle cerimonie religiose ed il grande spettacolo pirotecnico, di cui Sigillo va fiera e che nella Valle del Velino non v’è paragone, chiude in bellezza le ferie estive.
Ultima di Agosto San Giuseppe da Leonessa
Non molto tempo fa si estraevano a sorte i nomi dei festaroli oggi tutto il paese si stringe intorno a questa festa. Si dice che la Chiesa di San Giuseppe fu costruita dagli abitanti di queste zone nel luogo in cui i leonessani si riposarono durante il Sacro Furto della salma del Santo, nato a Leonessa, ma morto ad Amatrice.
La processione parte dalla Chiesa di Santa Giusta, con la statua della Santa attraversando le vie di Favischio e Cerqua fino ad arrivare alla Chiesa di San Giuseppe dove viene celebrata la Messa solenne. Finita la Messa si riparte con la processione portando le statue dei due santi di nuovo alla Chiesa di Santa Giusta. Durante tutto il tragitto viene intonato un antico Inno a San Giuseppe, una nenia che ne racconta la vita e le gesta.
13 Dicembre Fiera di Santa Lucia
Dopo alcuni anni di oblio è stata riportata in auge nel 2000 ed ora è un appuntamento fisso come una delle più antiche feste dell’Alta valle del Velino.
La fiera si compone dell’ esposizione di animali di razza equina, ovina e suina, l’esposizione e vendita di manufatti artigianali locali e prodotti gastronomici.
Delizia per il palato dei buongustai è la degustazione della Panonta (pezzetti di carne di collo di maiale cotti in un grande padellone e serviti con pane casereccio).