Storia
La nascita di Posta è collegata alla distruzione del castello di Machilone, avvenuta nel 1294 da parte degli Aquilani: il re normanno Carlo II concesse ai signori delle terre di Machilone, sfuggiti alle uccisioni e alla prigionia, la facoltà di edificare un nuovo abitato, che nel 1304 venne incorporato a l’Aquila.
La prima notizia che riguarda l’insediamento risale al 26 marzo del 1299 e la fondazione dovrebbe risalire al 1298; nel nuovo abitato si riunirono parte degli abitanti di Machilone, Borbona, Laculo, Sigillo, Lotonero, Petrapiede, del mercato di Machilone, Favischio, Santogna e Bacugno.
Il primo agglomerato urbano di Posta si formò attorno al preesistente Convento Francescano, su di un’altura contrapposta al Monte Machilonese, in seguito si costituì un nuovo borgo nella zona pedemontana, lungo la Salaria, dove già si ergeva la Chiesa di S. Felice. Nel 1331 su decreto del Re Roberto le fu concesso l’attributo di “Positae Realis“, che sanciva la sua appartenenza al demanio regio, e richamava la mansione, già svolta dai signori di Machilone, di stazione di esazione di pedaggi e dazi.
Nel XIV secolo Posta fu coinvolta nella lotta tra la fazione guelfa, con la potente famiglia dei Camponeschi, che dominerà per anni nella zona, ed i ghibellini della città dell’Aquila e in seguito parteggiò per il Papato contro il Regno di Napoli; agli inizi del XVI secolo fu coinvolta nella guerra tra Luigi XII di Francia e le armate spagnole di Carlo V.
Nel 1572 il feudo fu acquistato dall’arciduchessa Margherita d’Austria, figlia naturale di Carlo V, che in seconde nozze sposò Alessandro Farnese.
Il 2 febbraio 1703 un violentissimo sisma rase al suolo il paese.
Con l’avvento dei Borboni, Posta divenne feudo della corte napoletana ed in tale “status” restò fino all’abrogazione dell’istituto feudale (2 agosto 1806), quando divenne libero comune.
Nel 1798 gli Apositani (da Apposita, dal suo nome originario) si ribellarono all’occupazione francese e, con l’aiuto delle genti limitrofe, obbligarono gli invasori alla ritirata.
Nel 1806, sotto il governo murattiano, Posta divenne capoluogo amministrativo del circondario, con Borbona e Cittareale, e sede di Pretura (quest’ultima trasferita a Borbona nel 1861).
Con la Restaurazione del 1817 Posta subì nuovamente il dominio borbonico sino al 1860, data del suo ingresso nel Regno d’Italia; appartenne alla provincia dell’Aquila, per passare poi, nel 1927, alla neoistituita provincia di Rieti.