Primo Consiglio provinciale in diretta su Youtube. Due nuovi regolamenti per contratti e sanzioni ambientali
6 Maggio 2020
Il primo Consiglio provinciale secondo le nuove modalità stabilite dalle norme per l’emergenza Covid-19 segna provvedimenti importanti per il territorio e, soprattutto, per sostenere la ripartenza dell’economia e del lavoro gravemente penalizzati dalla pandemia del Coronavirus.
La seduta del 4 maggio scorso, che si è svolta nel Salone di Rappresentanza per consentire il pieno rispetto di tutte le misure di sicurezza imposte dal Governo, è stata trasmessa per la prima volta in diretta streaming, su You-tube, in modo tale che chiunque potesse seguirla attraverso i dispositivi informatici.
Sei i punti all’ordine del giorno che sono stati discussi e approvati dall’Aula, a cominciare dalla procedura di messa in liquidazione dell’Azienda Speciale Provinciale ‘Riserva Naturale del Lago di Canterno’ e, al quarto punto, dagli adempimenti finali per la liquidazione del Consorzio Grotte di Pastena e Collepardo. Due enti ‘dormienti’ che saranno soppressi, con risparmio per le casse dell’Ente di piazza Gramsci.
Deciso anche l’acquisto di nuovi locali a Ceccano, adiacenti alla struttura che attualmente ospita il liceo scientifico, finalizzato alla creazione di nuove aule per l’istituto: scelta quanto mai opportuna oggi, in considerazione anche del lavoro di adeguamento degli edifici scolastici alle norme che dovranno essere osservate nel ritorno alla didattica a distanza.
Attenzione particolare merita, però, l’approvazione del nuovo Regolamento per la disciplina dei Contratti che, sulla base delle recenti normative e direttive dell’Anac, è massimamente incentrato sul criterio della trasparenza: tra le linee guida innovative, contenute nel regolamento, un capitolo particolarmente significativo riguarda la valorizzazione delle aziende del territorio, nella parte in cui si stabilisce che nelle procedure negoziate almeno il 30% sia rappresentato da imprese con sede legale nel territorio della provincia.
Uno strumento, dunque, che se da un lato è improntato a favorire la massima trasparenza e a garantire efficienza ed economicità della Provincia, dall’altro costituisce un intervento importante nell’azione di sostegno alla ripresa economica del territorio e di cantieri, soprattutto nei settori dell’edilizia scolastica e della viabilità, che rappresentano gli ambiti fondamentali dell’azione provinciale.
“Lavoro, impegno e responsabilità – dichiara il presidente della Provincia, Antonio Pompeo – sono da sempre le direttrici per dimostrare che la Provincia è un ente insopprimibile, che merita quella giusta dignità istituzionale garantita dalla nostra Costituzione. In questo terribile momento di emergenza per tutto il Paese, la sua centralità è stata dimostrata dalle numerose azioni e partecipazioni attive ai tavoli tecnici con Stato e Regioni e attraverso provvedimenti varati che rispondono a precise richieste avanzate per sostenere gli enti locali. Con il Consiglio di oggi – continua Pompeo – non solo continuiamo nel solco della razionalizzazione di enti che hanno cessato la loro funzione e sono, quindi, improduttivi per il territorio, ma facciamo un grande passo avanti nel capitolo dell’affidamento degli appalti, con l’introduzione di una norma importante a vantaggio delle imprese locali. Non ci fermeremo qui: abbiamo una lunga lista di cantieri pronti per essere riavviati e, nel prossimo bilancio di previsione, risorse importanti da destinare ad ambiente, scuole e viabilità. Il mio impegno – conclude il presidente – sarà massimo affinché la Provincia possa essere un vero traino per la ripresa del territorio, restando sempre e ancora di più il punto di riferimento degli amministratori locali, vere colonne portanti di un’Italia che ora deve rialzarsi al più presto”.
Il Consiglio ha, infine, approvato anche l’adozione di un Regolamento per l’applicazione delle sanzioni amministrative in caso di violazione delle norme in materia ambientale e lo schema di convenzione per il trasferimento in uso gratuito e la gestione dell’immobile di proprietà del Comune di Frosinone che ospita il Conservatorio di musica ‘Licinio Refice’.
Due atti essenziali: il primo per tutelare un bene fondamentale come l’ambiente attraverso un regolamento sulle sanzioni che prima non c’era. Il secondo per valorizzare e sostenere una delle eccellenze del nostro sistema formativo.