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L’Ottocento

Nell’Ottocento San Miniato divenne sede delle carceri circondariali, del tribunale, delle scuole ginnasiali, ecc. L’Ottocento tuttavia fu un secolo di impercettibile, ma graduale decadimento.
La sua conformazione geografica posta su un colle, le difficoltà di accesso, la lontananza dalla strada Regia Pisana, portarono ad un pediodo di difficoltà. Il granduca Leopoldo II tuttavia nel 1850 ne fece sede della Pretura e della Sottoprefettura. Se la posizione fisica fu di impedimento per un maggiore sviluppo architettonico, l’Ottocento vide fiorire a San Miniato un gruppo di intellettuali che diedero lustro alla città, come il poeta Pietro Bagnoli, nonché precettore di Leopoldo II, Giovacchino Taddei fisico e chimico, il filosofo Augusto Conti, Torello Pierazzi, vescovo di San Miniato e fondatore dell’attuale Cassa di Risparmio di San Miniato, ecc.

A San Miniato insegnò, al locale liceo, il poeta Carducci e qui scrisse le famose “Rime”.
A San Miniato oltre ad i già citati personaggi, si dice sia nata Matilde di Canossa (secondo uno studioso del ‘600). Vi è certezza invece sui natali sanminiatesi di Francesco Sforza e il pittore Lodovico Cardi detto “il Cigoli”.