Chiesa del Corpus Domini
La Chiesa, situata lungo via Duomo, presenta tre altari a destra e altrettanti a sinistra, oltre all’altare maggiore. Secondo una nota del cantore Giordano, come riporta il Caporale, la sua fondazione dovrebbe risalire alla metà del sec. XIV, del cui tempo non conserva alcuna vestigia.
Nel 1777 vi viene eretta una Congregazione laicale, fornita di regola nel 1794. Il Caporale ancora informa che sull’altare maggiore si poteva mirare una tela del ‘600, attribuita dallo stesso, presumibilmente al pittore M. Stanzioni. Laterali ad esso erano due tele raffiguranti la Cena di Cana e l’Istituzione dell’Eucarestia datate entrambe nel ‘700.
Nell’oratorio interno della Congrega, sempre in base a quanto riportato dal Caporale, si notavano varie tele di strane forme stellari, proprie del Medioevo, due quadretti a rettangoli centinati con due angioletti, nonché due busti intagliati in legno : S. Ignazio del ‘700 e S. Casurio di mezzo secolo più antico. Sotto la volta piana era la tela della Trasfigurazione sul Taborre. Sul triangolo decorativo del seggio priorale, invece, una tavoletta che doveva essere l’unico monumento dimostrante l’origine quattrocentesca della Essa rappresentava Gesù Crocifisso con ai piedi la Beata Vergine e Giovanni Battista.
Probabilmente la piccola tavola era la parte centrale della base di un trittico ormai perduto. Le opere descritte sono andate disperse in seguito a numerosi furti.
La Chiesa di recente è stata oggetto di una ristrutturazione durante la quale, in seguito ad un saggio di scavo eseguito nella sottostante cripta, sono stati rinvenuti reperti di epoca romana.
Attualmente è sede del Museo Diocesano della Diocesi di Acerra.