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Chiesa di San Cuono

Prima del 1079 già esisteva un monastero con questa Chiesa, che fu poi ceduta in seguito al “Monistero Benedettino”. La chiesetta assunse dimensioni maggiori quando il Santo fu ordinato Patrono di Acerra.

Descrizioni della Chiesa prima di questo periodo non se ne hanno. Mons. De Angelis in una lettera datata 1676 descriveva l’altare maggiore su cui erano collocate le due statue dei Santi protettori, tuttora venerati.

Il campanile era dotato di due campane. In un’altra lettera dello stesso, datata 1678, veniva descritta la Chiesa. Su una porta della stessa vi era un affresco con la Madonna delle Grazie.

Nel 1760 tutta la Chiesa fu rifatta in stucco grazie alle elemosine raccolte dall’eremita fra Ciriaco Pier Maria.

Nel 1826, verso la nona (circa le ore 10 del mattino), l’antica Chiesetta già cadente crollò e fu riedificata qualche anno dopo a spese del Comune.

La struttura attualmente è ad aula unica. Sulla destra si accede alla Sagrestia e tramite una stanzetta al modesto campanile, fornito di una piccola campana fusa nel 1818, che ora si trova sul campanile dell’Annunziata.

Il suono di questa campana serviva ad allontanare le tempeste estive e due ore dopo le ventiquattro, i suoi rintocchi annunziavano la controra, cioè l’ora dopo la quale era preso in contravvenzione colui che era trovato in giro per la città.

Nel vano scala è conservato un affresco della Vergine considerato miracoloso.

Dopo il 1860 la Chiesa fu adoperata come sala per i comizi elettorali e per effettuarvi i sorteggi per la leva militare. Divenne inoltre magazzino da falegname ed andarono persi anche gli arredi Sacri.

Oggi la Chiesa riaperta al culto, conserva ben poco del suo antico splendore.