Esplora contenuti correlati

INVESTIMENTI SULLE STRADE, DA RAVENNA L’APPELLO DEL PRESIDENTE POMPEO: “ABBIAMO PROGETTI IMMEDIATAMENTE REALIZZABILI. AL GOVERNO IL COMPITO DI STANZIARE LE RISORSE”

26 Marzo 2019

ll Presidente della Provincia evidenzia come per Frosinone ci sono 95 interventi

per circa 30 milioni di euro

Si sta svolgendo in questi giorni a Ravenna il seminario dell’Unione Province d’Italia sui programmi di investimento 2019-2020. Al centro del seminario, al quale stanno partecipando rappresentanti del Governo, esperti del mondo accademico, magistrati della Corte dei Conti, tecnici dei Ministeri, i progetti per mettere in sicurezza i 132 mila chilometri di strade provinciali e il fabbisogno necessario per assicurare ai cittadini e alle merci strade sicure e moderne.

Nei mesi scorsi, l’Upi ha chiesto ad ogni Provincia di effettuare una rilevazione dei progetti per la messa in sicurezza della rete viaria di competenza e il seminario è il momento conclusivo di un lavoro finalizzato a richiedere le risorse per realizzarli.

Presente alla due giorni anche Antonio Pompeo, nella triplice veste di Presidente della Provincia di Frosinone, dell’Upi Lazio e membro del Direttivo nazionale con delega alla Conferenza unificata Stato-Città-Autonomie locali.

“Come Provincia di Frosinone – ha spiegato Pompeo – abbiamo rilevato novantacinque progetti cantierabili, per circa 30 milioni di euro. Si tratta di opere che interessano l’adeguamento dei sistemi di sicurezza, a partire dai guard rail e dalla segnaletica, ma anche di interventi urgenti per riaprire tratti di strade chiusi per frane o smottamenti, oltre che per migliorare complessivamente la rete viabile“.

“Sono cantieri che si possono aprire subito. Per questo chiediamo al Governo di stanziare le risorse. Oltre a mettere in sicurezza il territorio, garantire la circolazione per i cittadini, si creerebbe anche quel famoso effetto positivo sull’economia e sul pil. C’è bisogno di una scossa al sistema Italia attraverso un piano straordinario di interventi sul territorio che si incentri in primo luogo sulla messa in sicurezza e sul contrasto al dissesto idrogeologico, che rappresentano delle priorità per il paese e un’opportunità per il rilancio economico. Le Province possono fare da apripista in questo percorso virtuoso. L’appello al Governo e al Parlamento dunque è quello di investire. Le Province hanno fatto i compiti, attraverso la predisposizione dei progetti, ora tocca a chi può permettere che non restino sulla carta e si trasformino in lavori, dunque in risultati concreti per i cittadini”.